Confindustria / Verio Massari, sviluppo progetto PROMOTER

Gli anni passano, le esperienze si consolidano e i vulcani attivi non si fermano mai. Verio elabora con Tecnopolis una proposta per un grant diretto con l’ UE per sperimentare tecniche e metodiche per il commercio elettronico su Internet per 40 aziende manifatturiere della provincia di Bari (settori: agroalimentare, abbigliamento, calzaturiero, metalmeccanico).
Siamo nel 1996, un anno importante per le novità tecnologiche nel mondo del WEB. È iniziata la guerra dei browser ed è cominciata la crescita esponenziale degli utenti di internet. Solo un anno prima erano nate Amazon e eBay.
Siamo da poco associati in CONFINDUSTRIA BARI e quella del progetto pilota PROMOTER diventa un’opportunità unica per imparare con le nostre PMI i possibili percorsi di innovazione legati alla nascente rivoluzione del WEB. Siamo i referenti di Confindustria Bari per il coordinamento tecnico del progetto.
Sono tante le realtà che affrontano la sfida con grande entusiasmo, sono tante le criticità, sono alcuni i successi, sono molte le lezioni.
Impariamo ad esempio che l’innovazione non è sempre agevole, non esistono innovazioni facili. Sono possibili solo grazie alla piena consapevolezza, alla assunzione di responsabilità, alla disponibilità delle giuste energie, alle visioni coraggiose.
Ricordo su tutti la disponibilità e l’impegno di un imprenditore molto attento e veramente sapiente: Giuseppe Benagiano. Il suo pastificio si cimento realmente con la sperimentazione dell’e-commerce, affronto svariate questioni: dal packaging, al sistema di pagamento, alle spedizioni, alla promozione WEB. E continuò con convinzione anche dopo la sperimentazione pilota.
Era sempre un grande piacere parlare con lui e sorprendersi ogni volta per la sua curiosità e lucidità.
Dopo la sperimentazione, riportando le nostre esperienze in vari congressi europei, mi piaceva raccontare di come l’innovazione avesse diversi “promotori” a seconda della fase di sviluppo. Il successo arrideva però a chi aveva avuto maggiore coscienza e consapevolezza della sfida, a chi avesse valutato con attenzione criticità e opportunità, a chi si fosse messo realmente in gioco con un ruolo da protagonista.
Per le PMI non è sempre agevole disporre del giusto grado di consapevolezza, per questo nel proporre innovazione alle PMI bisogna avere la pazienza di vestire i panni del “coaching” e non quello del mero “fornitore”.
Da sempre preferiamo interagire con clienti consapevoli. Se percepiamo una difficoltà a comprendere o a condividere gli obiettivi o il contesto che proponiamo o siamo capaci di spiegare e aumentare il livello di consapevolezza oppure preferiamo fare un passo indietro.


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